La sovrappopolazione è davvero un problema ?

Nell’ultimo decennio,quasi sicuramente tutti,o navigando su internet,oppure attraverso il MassMedia per eccellenza,la televisione,abbiamo sentito parlare del problema della sovrappopolazione, sono infatti numerosi(scienziati o meno) coloro che vedono l’alto numero di uomini abitanti del’pianeta come causa ultima della quasi totalità dei nostri problemi (inquinamento,riscaldamento globale ecc…)

è di dominio pubblico, tra l’altro, che le stime dell’OMS(Organizzazione mondiale della sanità) e di altre organizzazioni, indicano chiaramente che questo numero è destinato a salire, e che molto presto sulla terra saremo ben 10 miliardi, da come mostra il grafico che vi mostriamo, e a tal proposito non manca chi sostiene che la nostra amata terra non riuscirà a sfamare un numero così alto di uomini,e che il raggiungimento di tale cifra costituirebbe la fine della nostra umanità,lo stesso Stephen Hawking si è detto molto preoccupato per il fenomeno.world_population_growth_lin-log_scale

Ma non tutti sono daccordo con la tesi della sovrappopolazione dannosa, ad esempio

In un articolo ospitato su Nature di dicembre, la giornalista scientifica Megan Scudellari bolla disinvoltamente come falsa l’idea secondo cui la popolazione della Terra crescerebbe costantemente in modo esponenziale portando inevitabilmente ‒ come per primo affermò il pastore anglicano ed economista Thomas R. Malthus (1766-1834) nel 1798 ‒ alla carestia e alla miseria. La popolazione mondiale, infatti, non cresce per nulla in modo esponenziale. Non lo ha fatto ieri, non lo fa oggi ed «[…] è improbabile che lo faccia in futuro», dice il demografo della Rockefeller University di New York Joel Cohen intervistato dalla Scudellari. Oggi, per esempio, la popolazione mondiale cresce a un ritmo che è addirittura la metà di quello seguito prima del 1965.

Quanto agli attuali 7,2 miliardi di abitanti della Terra da mangiare ce n’è davvero a sufficienza per tutti. A documentarlo è la FAO, l’organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura, secondo le cui stime la produzione mondiale di cibo è di gran lunga superiore alla crescita demografica. Attualmente, la sola produzione calorica mondiale in cereali è sufficiente
a sfamare tra i 10 e i 12 miliardi di persone. La fame nel mondo allora non esiste? Niente affatto: esiste eccome, afferma sempre Cohen. Solo che non è causata né dalla presunta sovrappopolazione mondiale né dalla scarsità generale e generica di cibo, bensì dal fatto statistico che circa il 55% della produzione nutrizionale del pianeta viene impiegata per scopi diversi dall’alimentazione umana (mangimi per bestiame o produzione di carburanti), oppure semplicemente sprecata, o ancora malamente distribuita.

La sovrappopolazione è davvero un problema o no? ai posteri l’ardua sentenza